Marcello Muccini

Roma, 1926 - 1978 Autodidatta, inizia a dipingere fin da giovanissimo. Nel 1945, assieme ad altri coetanei incontrati al Liceo Artistico Giulio Cesare (tra gli altri, Dorazio, Perilli, Vespignani), dà vita al G.A.S. (Gruppo Arte Sociale), e dopo breve fonda il Gruppo di Portonaccio. Risalgono a questo periodo i primi contatti con gli esponenti neorealisti cesenati ed in particolare l’inizio del lungo sodalizio con Alberto Sughi. Durante uno dei suoi soggiorni fiorentini è al suo fianco il giovane cesenate Osvaldo Piraccini. Negli anni successivi sono frequenti i contatti con l’ambiente artistico romagnolo ed i soggiorni a Cesena e dintorni. A partire dal 1948 avvia un’intensa attività espositiva (nel ’49 vince il ‘Premio Saint Vincent’, tra il ’50 ed il ’54 è presente alla Biennale veneziana, ed allestisce numerose ‘personali’ a Roma). Nel 1959 si tiene alla Galleria Elmo una mostra dal titolo Vedute romane di Marcello Muccini. Nel ’60, l’artista è presente alla ottava Quadriennale romana. Segue un lungo periodo di straordinario fervore creativo - fin verso i primi anni Settanta - segnato anche da una fittissima serie di impegni espositivi a Roma ed in molte altre città italiane ed europee. Partita nel solco dell’arte sociale, la pittura di Muccini si distingue inizialmente per le dominanti tendenze di stretto realismo e di vago espressionismo. E’ presente in tutta l’opera dell’artista una valenza critica della realtà contingente, che tuttavia viene interpretata con affettuosa partecipazione e a tratti con manifesto disincanto. Bibl. essenz.: Marcello Muccini 1926-1978. Una ritrovata presenza, catalogo della mostra (Cesena, Galleria comunale d’arte, Biblioteca Malatestiana, giugno-agosto 1997), Cesena 1997 (con bibl. prec. e apparati documentari).